Hello everybody,
Sono le sei di una domenica pomeriggio e volevo lasciarvi un saluto senza particolari pretese di contenuto né tantomeno novità, visto che non ce n'è! Stamattina mi sono svegliato da solo a casa del dottore che mi aveva lasciato presto per andare in ospedale. Dopo la doccia mattutina mi sono messo sul 14 che mi riporta a casa, attraversando i quartieri di Chelsea e Kensington.
Era bel tempo stamattina, ed era particolarmente piacevole stare nell'autobus, seduto al piano di sopra a guardare il passeggio dei Londinesi (ovvero degli Europei a Londra, vista la zona) una volta tanto sotto un sole tiepido. Sulla Fulham Road ci sono parecchie boutique alla moda, piccole e curate, ristoranti che offrono una cucina diversa per ogni spezia e paese, ambienti e spazi completamente diversi tra loro, che si susseguono senza logica, accostati uno dietro l'altro nell'arco di qualche chilometro di strada.
Lasciata la Fulham Road e dopo qualche curva nel quartiere Kensington, l'autobus sbuca di fronte al Victoria and Albert Museum, costruzione imponente e in stile nonzocché ma importante e dove, per altro, neanche mai sono entrato ma mi ripropongo quasi quotidianamente di entrare a visitare. Là capisci che sei vicino a Knightsbridge, perché le strade sono ampie e i palazzetti a tre piani e dai colori chiari lasciano spazio agli edifici più urbani, alti e con i grandi magazzini che si susseguono. Infatti da lontano riconosci il colore rossiccio e l'insegna dell'edificio di Harrods, che non è tanto impressionante di giorno quanto lo è passandoci di sera, quando è illuminato dalle luci che ne disegnano il contorno.
Insomma, sono finito a farvi da guida turistica della città! In realtà il mio intento era di rendervi partecipi della mia gita quotidiana che, al prezzo una sterlina e venti centesimi, m'intrattiene per 30-45 minuti e mi lascia un po' di tempo per pensare o non pensare, guardarmi dentro, indietro, pensare alle mie amiche di Milano con il pensiero che oscilla insieme ai movimenti della vettura puntualmente un po' sgangherata, che trasporta passeggeri quotidianamente da diverse decine d'anni.
Oggi, poi, ho avuto proprio una bella giornata rilassante che ho trascorso da solo... sono sceso e ho camminato e camminato a lungo... sono andato verso nord per il quartiere di Marylebone (soprannominato Maria la bona) dove pare di stare un po' a Parigi e mi piacerebbe tanto prendere casa! Poi sono arrivato al Regent's Park che è il mio preferito. E' pieno di fiori ben arrangiati ed alberi, laghetti, cigni bianchi, neri e altri uccelli a me un po' esotici. Ho notato che al giorno d'oggi anche le turiste più attempate possiedono una macchina fotografica digitale, per cui ho deciso che i miei dovranno evolversi e prenderne una al più presto. Sono stato anche spaventato da uno scoiattolo un po' sfacciato che avevo scambiato per un ratto fetente che si dirigesse verso di me. Ho camminato, mi sono seduto sulle panchine vicino alle cascate dei giardini giapponesi, ho passeggiato e passeggiato ancora fino a quando, un po' megera da versione di latino del liceo, ho percepito un certo subbuglio nella fauna del parco e ho pensato che sarei stato attaccato e ucciso di soprassalto come nella congiura di Catilina, o forse sarebbe venuto a piovere. In ogni caso, mi sono incamminato verso casa per l'immenso Regent's Park... fermandomi però in una pasticceria francese dove ho preso un po' di delizie per pranzo e ne ho portata una al dottore che lavora là vicino... che bravo fidanzato che sono, no?
Dunque questo è diventato un lungo posto, ormai. E' stata una piacevole giornata : ) ora sono a casa a leggere e a scrivere a voi.
Vi mando un bacio,
Take care,
Dariolondra