L'alternativa a "We are not afraid"
http://www.iamfuckingterrified.com/
Tante belle cose,
DL
Il Brog
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Tante belle cose,
DL
Posted by dabbliou Alle 4:52 PM 0 commenti
"Donne è arrivato l'arrotino! Pentole, coltelli, fornelli! Non tentennate* donne è arrivato l'arrotino" (* non ricordo il verbo che utilizzava con precisione).
Sarà che sui navigli si respira una certa brezza di mondanità o che, storicamente, è stato, un quartiere con vocazione artigianale questo non lo so, ma io in 3 anni di via Tabacchi l'arrotino l'avrò sentitlo un paio di volte passare sotto la nostra magione nulla a che vedere con la buona vecchia via Longhi...
Bei tempi quelli, tempi in cui la Sissi viveva ancora con me, tempi in cui potevo ancora considerarmi una candida provincialotta sciroccata... Essendo appunto scesa con la piena del '96 a Milano dai miei verdi monti, non conoscevo le strane usanze meneghine. Dell'arrotino ne avevo sentito parlare dalle mie nonne come quegi utili e dignitosi lavori che sono spariti dalla faccia della terra sostituiti da un iper tecnologico "tacco-lampo" che in 5 minuti ti fa di tutto dalle copie delle chiavi alle risuolature fino alla rifilatura della coltelleria varia. Mia madre figlia di un abbonamento a DonnaModerna dell'arrotino non ha mai sentito il bisogno: quando il coltello perde il filo semplicemente lo butta!
Ebbene, proprio nella CITTA' dove molto modestamente e timidamente la giovane Cristinella si rapportava alle innovazioni, alla cultura, alla mondanità eccolo che una mattina arriva... "Donne è arrivato l'arrotino". Io e la Sissi svegliate da questo intrepido artigiano-eroe la prima volta non capimmo bene che cosa volesse la voce che tuonava nella nostra stanza. Io memore della nevicata dell'84 quando a Borgosesia il comune mandava in giro un auto con megafono ad avvisare i cittadini di non uscire di casa, mi spaventai anche un po' ma non abbastanza da alzarmi dal letto.
Poco alla volta il sonoro richiamo dell'arrotino divenne una consuetudine nell'appartamento di via Longhi e poco alla volta emerse tra di noi il desiderio di vederlo questo benedetto uomo.
Ebbene mai la sorte volle che l'arrotino passasse in via Longhi in un orario in cui gli abitanti della casa fossero già alzati o non ancora usciti o liberi da faccende ma un giorno... io e la Sissi stavamo aspettando la 92 per recarci in Bovisa quando... svolta l'angolo lui... l'arrotino... su una MERCEDES-BENZ ultimo modello grigia più pulita della nosta casa!
Che bei ricordi, via Longhi e l'arrotino!!!
Cristinella
Posted by Cristinella Alle 3:41 AM 1 commenti
A tutte le bocconiane in rete domando se almeno un paio di volte, durante la vostra carriera accademica, non sia capitato anche a voi di sentire l'annuncio da voce squillante di era fascista dell'arrotino che passava attorno alla Bocconi. Ma poi, chi l'ha mai visto st'arrotino? a pensarci, forse mi e' capitato di trovarmi faccia a faccia con il megafono montato sopra alla macchina (un pandino o una seat ibiza chiusa nel posteriore) che mi gridava contro "E' ARRIVATO... L'ARROTINO!", eppure l'esperienza credo sia stata un po' deludente perche' quella voce datata mi aveva fatto immaginare questa specie di Sciuscia' che pedalava sconsolato sulla ciclette/arrotante, mentre il padrone Mangiafuoco con il dente d'oro affilava i coltelli delle sciure milanesi con grrran sfavillio luciferesco.
E poi mi domando: perche' mai l'arrotino passerebbe sotto alla Bocconi? e' mai capitato a nessuna di voi bocconiane, all'irrompere della voce da documentario dell'anno Decimo Secondo, durante la pedante e mortalmente noiosa lezione di Intermediari Finanziari (oppure in tempi recenti Storia dell'Arte Cinese durante la Dinastia Ming o Storia del Femminismo Postmenopausa durante l'Impero Sovietico, che ormai la Bocconi offre) vi e' mai capitato di provare quest'incontrollabile pulsione, scattare in piedi tesissime, chiedendo scusa a quelli che vi devono fare uscire dalla panca "Scusate, scusate! Grazie! Scusate!" guardare impotenti e imbarazzate il professore al centro della scalinata, in piena aula gremita, dove tutti un po' sorpresi vi osservano, e dire: "Mi scusi Professor Giavazzi, e' arrivato l'arrotino... io devo andare, non resisto!" e correre giu' per le scale ad affilare le stoviglie? vi e' mai capitato? Eh?
Sto proprio male, oggi! Qua e' ormai inizio inverno, piove e fa freddo. Tra un mesetto anticipano il Natale, a Londra, per tarare il calendario con le stagioni.
Che fate stupine, scrivete su sto brog che sta facendo i gatti di polvere da tutte le parti!
Dariolondra
Posted by dabbliou Alle 11:14 AM 1 commenti
Darling!
giovedì un "piccolo" spavento ci ha coinvolti tutti, e i nostri cellulari all'unisono si sono rivolti alla nostra amica "daria chevivealondra" (sì va pronunciata così questa locuzione, tutta d'un fiato, perchè pare che faccia figo...tanakasan u know what!) é stato bello sentire che stava bene chiaramente, ma la tristezza è rimasta per tutte le vittime e per l'oggettivo avanzare di tali episodi che sempre più sembrano ribadire la nostra fragilità, quanto alla fine sia facile limitare la nostra libertà o, paradosso dei paradossi, rivoltare essa stessa contro di noi ... beh, l'errore grave sarebbe lasciarsi andare agli inutili allarmismi, piuttosto (più facile a dirsi che a farsi, ma da farsi...scusatemi la tautologia) l'unico modo giusto per reagire è continuare a vivere la nostra quotidiana normalità, perchè la libertà che ci siamo concquistati possiamo continuare a coltivarla solo in tal modo, è l'unico "affronto" che siamo in grado di poter imporre a chi quella libertà vuole strapparcela. Volevo solo scriver un messaggio positivo e leggero, senza entrare nel merito di questioni che tutti noi conosciamo e che con un post non è possibile liquidare. Cmq la Franca Ciampi veglierà sempre su di voi, e ricordatevi che la mia palazzina popolare 'ngoppa o Quirinale per voi è sempre aperta. Un abbraccio circolare a tutte quante, amiche vicine e lontane... :*
vostra pregiata franca ciampi
Posted by Franci Alle 1:33 PM 3 commenti
Ieri e' stata una brutta giornata qua a Londra, come sapete. Mi sono alzato alla solita ora, pensando pero' di prendermela un po' piu' comoda del solito, non avendo nessun motivo per arrivare sempre per primo in ufficio.
Ho salutato il doctor che e' uscito molto prima di me e poi con calma mi sono preparato. Ho preso la metropolitana a Tower Hill, come al solito, per tre fermate. Il treno era lento, lento, lento per tre fermate. Ed io avevo un caldo boia perche' qua non sai mai come vestirti (signora mia). Sono uscito, arrivato in ufficio ed erano le 8.40-8.45.
Meno di mezz'ora dopo vengo a sapere che c'era stato un incidente ad Algate, con un corto circuito o qualcosa del genere e ho pensato che fortunatamente ero uscito dalla metro un po' prima del corto circuito. Sarei rimasto bloccato in treno per mezz'ora almeno se avessi aspettato a prendere la metro qualche minuto in piu'. La fermata prima della mia e' Aldgate. Il treno va ad Aldgate e poi ci salgo su io. Allora penso: forse e' proprio ora di cominciare a prendere il bus.
Nel giro di un'ora era il caos delle notizie. Avverto i miei immediatamente, controllo Marco, il doctor, Chiara, Andrew, Damian, mi assicuro che tutti stiano bene. Il bus esplode e correggo il mio proposito: me la faro' a piedi tutte le mattine, camminando per mezz'ora, piuttosto che rischiare di rimanere arrostito o affumicato. Il putiferio di silenzio attorno a noi in ufficio e notizie su internet, agenzie stampa che raccontavano cosa accadeva a dieci minuti a piedi da qua, a dieci minuti a piedi da casa mia, poi a dieci minuti da mio fratello Marco, rendeva il tutto piu' surreale.
Ho saputo poi che evacuavano alcune banche e uffici nella City. E noi? quando andiamo a casa? A quel punto avevo di fatto paura perche' tutto era attorno a me e io e i miei colleghi eravamo in ufficio, non sapendo se era finito o doveva continuare con qualcosa di piu' grave e ancora piu' vicino. Fortunatamente tutto era finito, ma chi lo sapeva.
Scendo per prendere un panino e risalire. La strada dov'e' il mio ufficio e' grande e trafficata, ma ieri non c'erano macchine. C'era un corteo di persone che camminavano a passo spedito, in silenzio, e si avviavano a piedi verso casa o allora arrivavano in ufficio, anche se erano le due. Il rumore dei tacchi e il silenzio parlavano di paura, ma sembrava anche che tutti sapessero come comportarsi, quanto sia importante mantenere il controllo di se stessi. Tutti erano anche un po' assenti, insieme ai loro cari con il pensiero ansioso di rivederli o di parlarci soltanto.
Per essere un po' piu' drammatico ancora, mi sono chiesto cosa sarebbe successo se Aldgate fosse stata la fermata dopo anziche' la fermata prima. Beh, sarei uscito dalla metro prima dell'incidente. Ma se avessi indugiato qualche minuto in piu'? E se Aldgate fosse stata Tower Hill? Oh my gosh. La sensazione e' che tutto e' stato lontano abbastanza da non vedere nulla, eppure proprio attorno a me.
Ho ricevuto messaggi e telefonate da quasi ogni singola persona che conosco e ovviamente da voi, care ragazze, che siete il top. Mi sono sentito molto meglio dopo che avete cominciato a contattarmi. In questi casi cerchi di reagire e pensare strategicamente, ma in fondo ti senti come un bambino da solo su di un marciapiede affollato. Vuoi solo essere a casa e vedere chi ti protegge o vorrebbe proteggerti.
Alle 3.30pm sono uscito dall'ufficio e ho fatto una corsa sul fiume. Ho camminato sul lungofiume e correvo se passavo sotto un ponte. Tutto era finito ma io non lo sapevo. Ieri Londra era come Gerusalemme e pochi idioti avranno gioito in un giorno cosi'. Leggo il post che ho lasciato prima di questo e c'e' qualche sicurezza in meno, oggi, dopo questa rottura drastica di routine. Tutto tornera' normale con il tempo. Con un buon motivo per arrivare in ufficio per primo.
Un bacio,
Dario
Posted by dabbliou Alle 4:38 PM 0 commenti
Care amiche,
vi scrivo con il culo incollato alla seggiola del mio ufficio... oggi e' stata una giornata tremendamente lunga...
sono arrivato in ufficio presto e ho cominciato a lavorare di buona lena. Zappa qua zappa di la', quando il mio orologio guallerale segnava le 10.30 ho guardato il compiuto e ho constatato con sgomento che la mia guallera andava avanti. Erano appena le 9.02. Otto ore all'uscita dall'ufficio, aiuto! La guallera e' diventata oltremodo ipertrofica e bisogna correre ai ripari, se no per le 5 si sara' incastrata sotto la scrivania! rallentare i ritmi, consulatere l'email, i brog, farsi un caffe' o una cioccolata della macchina Flavia.
Da stamattina poi ho parlato 2 minuti con mio padre litigando, 2 minuti con mio fratello e 2 con il doctor che erano impegnati ed erano di fretta. Sono andato in cucina da Flavia, sperando che mi dicesse qualcosa, che potessimo scambiare due chiacchiere, ma lei e' solo capace di emettere il rumore di una poderosa soffiata di naso quando le titilli i tastini. Che cafona.
Comunque sono le 5.30 e me ne esco adesso, ragazze.... che palle!!!! stasera vado a vedere un bel concerto di un pianista napoletano che si chiama Aldo Ciccolini, molto anziano, molto bravo, per il suo 80esimo compleanno.
Vi abbraccio circolarmente,
Donna Sofi'
Posted by dabbliou Alle 6:19 PM 0 commenti
Darling,
sono la pregiata Principessina Azalea, in piena crisi studio matto e disperatissimo...ma, sapete, aprendo il brog e vedendolo così brulicante di post beh....non ho saputo resistere!Però, una volta logatomi, mi sono chiesto: "mo' che minchia scrivo?" No problem, mi son detta, qualcosa da raccontare alle mie amiche si trova sempre....ed infatti eccomi qua, a scriver di nulla. Purtroppo la mia mente perversa è al momento infestata da varianze e covariance, intervalli di confidenza e probabilità aleatorie....tutti termini pastosi al pronunciarsi, in grado di donarti quell'allure alto-intellettuale e che devi approfittare di pronunciare quando te ne viene concessa l'occasione...perchè non puoi mica nominarli quando cazzo te pare, non trovi? A Milano sono partiti i Saldi selvaggi ma io, che di percentuali ne ho fin sopra le doppiepunte che non ho, non ho nemmeno osato scender in strada e vedere che belle cose che tiene la sciura del magazzino proprio abbasc' o portone. Ha sempre cose sfiziose, tanto sfizione che non sembrano proprio vestini, quasi fossero fatti di cartone pressato, come le cinture Versace con tanto di chiusura in metallo massiccio a forma di medusa di tre etti che ti vogliono rifilare i senegalesi sotto i portici.
Beh dai, troppo palese. manco di argomenti nuovi. ma torno presto, piu' ricca nei contenuti. ve lo giuro.
vostra azalea, franca ciampi nata principessina.
Posted by Franci Alle 9:33 PM 0 commenti
Svolgimento: il 17, 18, 19 e 20 giugno sono andata a Roma. Sono partita alla sera con il treno tutto colorato, il papà mi aveva detto che si chiama treno ok ma il signore delle ferrovie lo chiama treno doc. A Roma non ci sono andata da sola ma con le mie amiche Franca e Ombretta. Subito ci siamo messe a chiaccherare tanto e a ricevere sms dagli altri amici. Forse facevamo un po' troppo rumore perché gli altri viaggiatori ci guardavano malino, anzi no, male. C'era tanta gente e doveva essere una cosa importante visto che il solito signore del treno ho detto al microfono "l'Italia vi augura buon viaggio".
Quando siamo scese dal treno non trovavamo i taxi anche perché non c'erano proprio. Noi l'abbiamo presa con filosofia e abbaimo iniziato a fare un po' di scheccate milanesi così anche la fila per il taxi ha iniziato a guardarci malino, anzi no, male.
Finalmente dopo tante ore di viaggio siamo arrivate a casa della Lukessa e di suo marito Jonny, loro erano tristi perché il comune di Roma voleva chiudere il loro negozio ma la Franca ha telefonato al suo fidanzatino Carlo A. e tutto si è sistemato, più o meno.
Il giorno dopo volevamo fare le turiste e infatti abbiamo iniziato a camminare per il centro della città, quando ad un certo punto... io e Ombretta ci siamo trasformate in 2 involtini giganti... tutte gonfie... 'na schifezza... la principessa Franca invece era bellissima come sempre e alternava telefonate internazionali a piacevoli incontri con gli amici di Roma.
Tutte gonfie siamo andate fino al Quirinale dove la principessa ha fatto uno squillo a Carlo A. e lui ci ha accolte con una festa dove c'erano tanti maschietti vestiti tutti uguali che camminavano tutti uguali sul piazzale davanti alla casa di Carlo A. è stato bellissimo e molto uguale.
Verso sera gli involtini si sono sgonfiati e la principessa è rimasta sempre la principessa.
La sera dopo in metropolitana la principessa Franca ha fatto colpo su un biondino che minacciava con lo sguardo i due poveri involtini che però non riuscivano a muoversi tanto si erano gonfiati.
Nonostante il gonfiore e la cazzimma da milanesi è stato un bel viaggio e la Lukessa ci manca già tanto tanto.
Spero di tornarci presto.
LaCristinella e la cimice milanese che mi ronza intorno (ma non ci dovrebbero essere solo in autunno???)
Posted by Cristinella Alle 4:19 AM 1 commenti