martedì, maggio 02, 2006

Primo Maggio all'Inglese

Care amiche vicine e lontane,

mi congratulo per il rinnovamento primaverile apportato alla Maison de Milan e non vedo l'ora di venire a respirare il profumo agrumato di candeggina che pervade i saloni, e di specchiarmi nei marmi pregiati che pavimentano la residenza.

Io invece mi sono solo limitato a metter su 4 lavatrici, lasciando alla nostra amata Lady di Ferro da Stiro, Linda, una diecina di camice e quattro paia di calzoni da stirare. Questa donna, una trentacinquina-trentottina d’anni e quattro figli bene educati, ci pulisce la casa da cima a fondo con furore e precisione in due ore. Io in due ore accoppio i calzini o faccio una regolare lavata di piatti. Poi il mio coinquilino Andreiella la mette costantemente alla prova e la invita incazzosamente a pulire una volta il frigorifero, un’altra il forno, un’altra a scrostare le pareti dietro al gabinetto dalle impudicizie maschili, e lei di solito non si tira indietro. Tuttavia, se non vuole fare una cosa, non la fa e basta, senza rifiutare verbalmente, senza lasciare un messaggio, e la coinquilina homo non ha poi il coraggio di controbattere alla cortina di ferro innalzata dalla Lady, anche se poi sfoga la sua frustrazione con me, molto omosessualmente.

Per il resto, il tempo e’ stato una chiavica, nondimeno venerdi’ sera abbiamo organizzato un riuscitissimo dinner party a casa, per il quale ho cucinato un pesto fresco che gli invitati non immaginavano fosse possibile preparare senza essere un cuoco o una catena di supermercati. Gli Inglesi. Poi sabato sono andato ad un altro party senza dinner e sono stato riaccompagnato a casa da un raggrinzitissimo tassista ottantantunenne a dir poco, ma che ci stava molto piu’ dentro di me, in preda all’alcol ed altri diletti di notte. Sono riuscito a farlo disperdere dietro casa mia, guidandolo per delle viuzze a me irriconoscibili, osteggiando un senso d’orientamento che in realta’ avevo smarrito del tutto. In preda all’angoscia e alla paranoia, aspettandomi ormai anche che il tassista cacciasse l’unghiona d’acciaio di Freddy Gruber, ho riconosciuto un palazzo piu' o meno noto. Poi lui ha pure cercato di incularmi un pound di mancia in piu’ ma Sofia, donna pragmatica e di mondo, gli ha fatto notare che non fosse proprio cosa.

Nonostante la mancata primavera, il weekend e’ stato denso di impegni mondani, la Flavianella e’ stata in London e siamo usciti, ho suonato il violino con Chiara che ora suona il violoncello (tra me e lei, scieglier non saprei) ho trovato anche il tempo di gestire il mio partner che si e’ sperduto per quarantotto ore, ubriaco come non mai, anzi come ai vecchi tempi.... la vita, signore mie, e’ cosi’: ...niente non mi viene la perla di saggezza per finire il post, allora vi dico che e’ cosi’ e basta e bisogna dare sempre un colpo al cerchio e uno alla botte, ogni tanto con un sorso di vin per gradire.

Vi abbraccio
Sofia Laura Rodotas

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